La menopausa è un importante evento fisiologico che intercorre nella vita di ogni donna. In questo articolo vorrei soffermarmi in prima analisi sulle cause e sui sintomi che determinano questa fase. In seconda battuta, è mio intento individuare quali ne siano gli indirizzi migliori dal punto di vista alimentare. Potrebbe interessarti sapere cosa mangiare in menopausa? Scopriamo insieme come perseguire una giusta dieta in menopausa, che tenga conto soprattutto dei cambiamenti che avvengono nel corpo e nell’organismo delle donne.
La menopausa nella maggior parte dei casi si presenta tra i 45 e i 55 anni di età. In questo lasso temporale le ovaie smettono di produrre estrogeni e progesterone e il ciclo mestruale termina in modo definitivo. Si parla dunque di menopausa, solo quando l’assenza di mestruazioni continua per almeno 12 mesi consecutivi. La scomparsa definitiva del ciclo mestruale è però quasi sempre preceduta da un periodo di irregolarità mestruale. Tale variabilità a sua volta diversa da persona a persona, può durare alcuni mesi, se non anni, presentandosi talvolta in associazione con altri sintomi tipici. Ecco perché molte donne iniziano ad avvertire i sintomi della menopausa già prima che si arresti definitivamente il ciclo mestruale. Questo periodo viene chiamato pre-menopausa o peri-menopausa. Come già anticipato, il primo segnale della menopausa in una donna è per lo più rappresentato dall’irregolarità mestruale. Divengono dunque evidenti modificazioni nel “flusso” sia in frequenza che in abbondanza dello stesso. È bene sapere che cicli brevi con intervalli inferiori ai 20 giorni o flussi molto abbondanti per oltre 7 giorni potrebbero comportare anemia, quindi in questi casi è bene parlarne con il proprio medico.
L’aumento di peso e gli altri sintomi della Menopausa
Insieme all’irregolarità del ciclo potrebbero comparire anche altri disturbi correlati alla diminuita produzione di estrogeni. Questi altri sintomi possono anche persistere per un certo periodo di tempo dopo l’arresto definitivo del ciclo mestruale. Per citarne alcuni:
- Infezioni ricorrenti del tratto urinario
- Vampate di calore, eccessiva sudorazione, improvvisi arrossamenti del volto
- Risvegli notturni a causa delle sudorazioni
- Fastidi ai genitali come prurito, secchezza, dolore durante i rapporti sessuali.
Per motivi fisiologici dovuti ai cambiamenti nei livelli ormonali, con la menopausa il metabolismo rallenta spontaneamente. Questo aspetto fa sì che le donne in menopausa si trovino più facilmente ad aumentare di peso a parità di calorie consumate e di attività fisica svolta. Questa tappa della vita rappresenta un’occasione per verificare con il medico il proprio stato di salute e intraprendere cambiamenti salutari dello stile di vita. Sono fortemente raccomandate: attività fisica regolare che aiuta a evitare il sovrappeso, a ridurre il rischio di osteoporosi e di patologie cardiovascolari; l’abbandono, per chi non lo avesse ancora fatto, del fumo di sigaretta. Non da ultimo, per affrontare al meglio questo periodo è imprescindibile sapere cosa mangiare in menopausa o cosa invece sarebbe preferibile non mangiare. Una sana ed equilibrata alimentazione in menopausa mette in primo piano il ruolo di cibi ricchi di calcio, vitamine e minerali.
L’importanza dell’alimentazione, cosa mangiare in Menopausa?
Per contrastare il rallentamento del metabolismo, è importante adottare una dieta che sia “salutare per gli ormoni”. Di seguito ecco alcune indicazioni fondamentali, con relative e specifiche motivazioni, su cosa mangiare in menopausa:
- ridurre le proteine animali a vantaggio delle proteine vegetali, quindi sì al consumo di legumi, preziosa fonte di proteine vegetali. Infatti, un pasto a base di cereali e legumi ci fornisce tutti gli amminoacidi essenziali
- consumare frutta e verdura di stagione, fresche, facendo attenzione a introdurre nella propria alimentazione sia verdura cruda che cotta, poiché molte vitamine (A, C, E, B1, B9, ecc.), essendo termolabili, si deteriorano con la cottura
- ridurre i carboidrati ad alto indice glicemico, come quelli raffinati, e preferire cereali e farine integrali
- Assicurarsi di assumere 25-30 gr. di fibre al giorno per favorire un transito intestinale regolare e ridurre il carico glicemico del pasto (Clicca qui per conoscere l’importanza della fibra!)
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